Il percorso creativo racconta uno stato d’animo, in grado di fermare il tempo all’interno del quale si è travolti da immagini, sensazioni, ed emozioni magari completamente dissonanti tra loro. L’animo di chi disegna una collezione è il punto di partenza e diventa una bellissima raccolta che la racconta.
La fase iniziale è senza dubbio una fase individuale, che invita «a mettersi a nudo». Questo si traduce in ricerca, studio, e profonda conoscenza antropologica. Le storie di vita sono la principale fonte di ispirazione, un processo che converte le idee astratte in opere facilmente comprensibili, nel nostro caso decorazione murale con carta da parati moderna e mosaici in resina.
Le collezioni ricalcano un bisogno, una necessità insita dell’essere umano di esprimere la propria personalità forte di tutte le contaminazioni che arrivano dall’esterno e dal bagaglio culturale, sociale, artistico che ognuno di noi ha. In questo modo si costruisce un’idea. Ispirazioni che diventano macro trend, o macro tendenze in grado di trasformare le nostre case in ambienti di design e farci sognare nuovi scenari. A noi il compito più arduo, quello di portare la bellezza, trasformando una tela bianca, quale possa essere una parete, in opera d’arte.
Non si tratta nemmeno di una fase, ma di uno stato spontaneo e perpetuo: «Non c’è un vero e proprio inizio o fine, è un flusso costante e quasi inconscio» …. «un viaggio introspettivo» in cui ogni componente, progettuale piuttosto che sovrapposizione di idee, ricopre un ruolo fondamentale, si tratta di un allenamento al pensiero critico, della conoscenza del proprio lavoro, che per semplicità si traduce in focus: indagine, estensione, concentra- zione, spessore, una sintesi che traduce in grafica «ciò che si vuole raccontare».
Il processo creativo richiede al tempo stesso scambio e condivisione di sinergie ed empatie. Aprire il proprio lavoro al team, coinvolgerli rielabora una narrativa comune densa sempre di nuovi stimoli che diventa un pensiero comune ed unico.
ANNA CORALLO
Art Director